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MILANO OFF FESTIVAL

Il Festival del Teatro Off e delle arti performative per l'incremento della Felicità Interna Lorda - F.I.L.

 

Una splendida occasione per stare insieme nel nostro teatro ma anche per raggiungere tante altre parti della città all’insegna della cultura e del divertimento. 50 COMPAGNIE NAZIONALI E INTERNAZIONALI IN 15 SPAZI DIFFUSI IN TUTTI I QUARTIERI DI MILANO 400 REPLICHE IN 8 GIORNI

 

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Isolacasateatro ospiterà:

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> lunedì 12, martedì 13, mercoledì 14 e sabato 17 giugno alle ore 21.00

> giovedì 15, venerdì 16 e domenica 18 giugno alle ore 18.30

 

Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame

Una produzione della compagnia MO'.MI'

Diretta einterpretata da Lidia Miceli e Alessandro Moser

Con la partecipazione straordinaria di Massimo Di Michele

Scene di Paolo Pioppini

Luci di Rocco Giordano

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Coppia aperta quasi spalancata è un testo del 1981 di Dario Fo e Franca Rame.
E’ chiaro nella narrazione della storia lo spunto autobiografico della coppia di artisti che, per loro stessa ammissione, hanno vissuto a più riprese momenti turbolenti nel corso della loro relazione. Drammi e contrasti che conosce bene chiunque abbia avuto una relazione amorosa, talvolta percepita come fuga estatica dalla realtà, talvolta come pure follia utopistica. In questo viaggio all’ interno delle dinamiche sentimentali tra due individui, affrontato in modo assolutamente ironico, in uno spazio astratto che è quello della memoria della protagonista, il testo assume un carattere indeperibile, universale, rifrangente. Forse per questo è uno dei testi italiani più rappresentati all’ estero. La storia racconta di una donna, Antonia, e di un uomo, Uomo, che dopo anni di matrimonio monogamo provano, su insistenza del marito, ad “aprire” la coppia verso relazioni più o meno fugaci al di fuori della vita coniugale. Questo diversivo scardina totalmente il tradizionale assetto familiare e mette in risalto le loro reazioni emotive. In un flusso continuo di ricordi, rimpianti, confessioni e dissacranti verità la donna sembra, dapprima, subire il marito nella speranza di salvare un equilibrio minacciato, lasciando il “coppio aperto” leggero e svolazzante tra giovanili avventure estemporanee e riducendosi a maldestri tentativi di suicidio. Lentamente sarà Antonia ad evolversi e ad affermare se stessa, al di fuori dell’ assetto familiare. Sarà Antonia che confesserà di essersi innamorata di un altro uomo. Uomo comincia, allora, un percorso di disintegrazione delle proprie certezze, impazzisce nel tentativo di riafferrare in qualunque modo la donna che mai, ora, tornerebbe ad indossare l’ abito nuziale diventato negli anni così pesante. Entrambi, vittime di sé stessi, compiono un cammino speculare ironico nella loro rispettiva disperazione, che li condurrà ad esiti sorprendenti per ricordarci che amare è volere il bene dell’altro.

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> lunedì 12, martedì 13, mercoledì 14 e sabato 17 giugno alle ore 18.30

> giovedì 15, venerdì 16 e domenica 18 giugno alle ore 21.00

 

La donna di nome Franca

Una produzione della compagnia ONIRIKA DEL SUD

Diretta einterpretata da Pierpaolo Saraceno

Con Mariapaola Tedesco

Musiche originali di Concetto Fruciano

Foto e video di Daniele Manzella

Direzione tecnica di Massimiliano Boco

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Quello di Franca Viola fu il primo vero rifiuto al matrimonio riparatore. Divenne simbolo della crescita civile dell'Italia nel secondo dopoguerra e dell'emancipazione delle donne italiane. Nel 1965, a soli 17 anni, venne rapita da Filippo Melodia, nipote del mafioso Vincenzo Rimi, e da altri suoi amici. La ragazza fu violentata per otto giorni. Il padre fu contattato dai parenti di Melodia per la cosiddetta "paciata", ovvero per un incontro volto a mettere le famiglie davanti al fatto compiuto e far accettare ai genitori di Franca le nozze dei due giovani. Secondo la morale del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda, avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore, salvando l'onore suo e quello familiare. All'epoca, inoltre, la Repubblica Italiana proteggeva con l' articolo 544 del codice penale il reato di violenza carnale il quale veniva estinto se l'aggressore sposava la sua vittima. Franca Viola Si rifiutò di sposare Melodia e solo nel 1981 l'articolo venne abrogato e e solamente nel 1996 lo stupro sarà legalmente riconosciuto in Italia non più come un reato "contro la morale", bensì come un reato "contro la persona".

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F.I.L. CARD, BIGLIETTI E CARNET / TIPOLOGIA E PREZZI

BIGLIETTO INTERO: € 10,00

BIGLIETTO RIDOTTO: € 8,00 (Titolari Fil Card, over 70 / under 26)

 

FIL CARD : € 20,00 / 15,00 ( ridotto over 70 / under 26)

CARNET 5 MI OFF: € 30,00 ( 5 biglietti per titolari FIL CARD)

CARNET 5 MI OFF + FIL CARD : € 45,00 (5 biglietti + FIL CARD)

 

E’ possibile acquistare i biglietti:

- sul sito www.milanooff.com (aggiunta 10% per spese di transazione)

- con il vostro Smartphone scaricando l’APP Milano OFF

- presso la biglietteria centrale STECCA 3.0

- nelle biglietterie degli spazi e teatri del Festival per gli spettacoli ospitati

 

BIGLIETTERIA CENTRALE E PUNTO INFORMAZIONI

VILLAGE OFF – STECCA 3.0 – Via G. De Castilla, 26

ORARI DI APERTURA: dal 7 al 18 giugno dalle ore 11 alle 13.30 e dalle ore 15 alle 21.30

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